Isidoro di Siviglia (560-636), vescovo e grande
divulgatore. Fu un autore molto letto nel Medioevo, soprattutto per le sue
«Etimologie», una ‘somma’ della scienza antica. Fu però soprattutto un vescovo molto attivo, preoccupato della maturazione culturale e morale del clero spagnolo.
Per questo motivo fondò un collegio ecclesiastico, prototipo dei futuri
seminari, dedicando molto spazio all'istruzione dei candidati al sacerdozio.
Dei suoi fratelli due furono vescovi e santi, Fulgenzio e Leandro, che fece da
tutore a Isidoro, e una sorella, Fiorentina, fu religiosa e santa. Isidoro successe
a Leandro nel governo episcopale della diocesi di Siviglia; presiedette il quarto
concilio di Toledo (nel 633). E’ ricordato dalla Chiesa il 4 aprile.
Isidoro di Siviglia è anche uno dei punti di
riferimento dei cristiani vegetariani. Imponeva infatti nei conventi una dieta
a base di verdure, legumi e olio d’oliva. Nelle sue Etimologie scrisse che gli “olera”,
le verdure, dovevano l’origine del nome ad “alere”, nutrire: Gli ‘olera’ dunque
furono chiamati così – spiegava il vescovo spagnolo – “giacché furono per gli
uomini il primo cibo, prima che si iniziassero a mangiare cereali e carne”. In
altri termini il santo ricordava che l’uomo nel Paradiso terrestre si nutriva
solo di erbe.
Commenti
Posta un commento