I CARCIOFI DELLA DISCORDIA

I carciofi alla giudia non sarebbero kasher: lo sostiene il Rabbinato israeliano mettendo in discussione uno dei simboli della cucina ebraico-romanesca. Secondo il quotidiano Haaretz, la questione sarebbe legata ad una delle regole della kasherut, ovvero il fatto che i cibi non possono contenere in nessun modo insetti e secondo i religiosi di Tel Aviv sarebbe impossibile pulire a fondo i carciofi mantenendoli interi. "Il cuore del carciofo - ha spiegato al quotidiano israeliano Rabbi Yitzhak Arazi, capo della divisione importazione del Rabbinato centrale - è pieno di insetti e non c'è modo di pulirlo. Non può essere kasher. Questa è la legge religiosa ebraica". Una via d'uscita possibile sarebbe quella di spaccare il carciofo in quattro, rendendo così più facile il controllo del cuore. Ma questo - è l'obiezione - impedirebbe la tradizionale preparazione del carciofo alla giudia. 
La liceità del carciofo alla giudia – spiegano invece dalla Comunità ebraica di Roma - "nasce da due peculiarità: il prodotto e la maniera di pulirlo. Gli ebrei romani hanno entrambe le cose". La prima riguarda il fatto che per fare il vero carciofo alla giudia occorre la varietà detta 'romanesca', che ha una corolla stretta tale da impedire l'ingresso e l'annidarsi dei vermi. La seconda è il modo di pulirlo, che da sempre è lo stesso: prima si tolgono le foglie più dure, poi si mette il carciofo a bagno nell'acqua limonata e dopo lo si immerge nell'olio caldo per renderlo croccante.



Ricetta ebraico-romanesca

Ingredienti

-      carciofi teneri detti “cimaroli”
-      succo di limone
-      olio per friggere
-      sale
-      pepe

Preparazione

1.   Pulire i carciofi togliendo le foglie più dure e immergerli in acqua fredda e succo di limone. Sgocciolarli e, tenendoli per il gambo, pressarli sul piano di lavoro in modo che le foglie si allarghino. Quindi salare e pepare dentro e fuori.
2.   In una larga padella dai bordi alti scaldare a fiamma media abbondante olio, immergere i carciofi, cuocerli per circa 10-12 minuti rigirandoli con l’aiuto di due forchette. Quando iniziano a diventare color oro tirarli via dall’olio e asciugarli su carta assorbente.
3. Scaldare di nuovo l’olio a fiamma vivace, con una forchetta infilzare alla base un carciofo alla volta e tenerlo immerso nell’olio bollente per circa 3-4 minuti. Le foglie si apriranno come i petali di un fiore diventando croccanti. Asciugare i carciofi su carta assorbente e servirli caldi. 

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