I QUARESIMALI

Oggi, "Quarta di Quaresima", nella chiesa di Santa Maria dell’Orto, a Roma, nel corso della messa delle ore 11, presieduta da mons. Gianrico Ruzza, vengono benedetti e distribuiti i classici "quaresimali", i maritozzi con uva passa tipici romani. “Continuiamo così un'antica usanza tutta nostra – riferisce l’Arciconfraternita della Madonna dell’Orto -, nella domenica in cui la tradizione consente un alleggerimento temporaneo dei rigori penitenziali. Si ricorda che è una pratica devozionale e quindi il piccolo panino dolce va portato a casa e diviso fra i familiari”.
Unico peccato di gola concesso durante la Quaresima, i medievali “maritozzi” romani un tempo aiutavano anche a trovare marito (di qui il loro nome). Le ragazze infatti portavano i loro dolci in piazza e chi aveva realizzato le pagnottelle migliori riceveva l’attenzione dei ragazzi scapoli.
La ricetta è antichissima ed era il cibo che durante la Quaresima alleviava il regime penitenziale.
Oltre ad essere i dolci della Quaresima, queste pagnottelle rappresentavano, in un certo senso, anche i dolci delle coppie. Ogni primo venerdì di marzo, infatti, i fidanzati li regalavano alla propria innamorata decorandoli con cuori di zucchero e nascondendo al loro interno anelli o altri piccoli oggetti d'oro.

Ricetta romana

Ingredienti

-      250 grammi di farina
-      80 grammi di burro
-      20 grammi di lievito di birra
-      2 uova
-      80 grammi di zucchero
-      150 millilitri di latte
-      100 grammi di uvetta
-      un pizzico di sale

Preparazione

1.   Impastare la farina, con le uova, il lievito (sciolto nel latte tiepido), il burro e lo zucchero. Lasciare riposare in luogo tiepido ed asciutto fino a che non abbia raddoppiato di volume. Aggiungere all'impasto lievitato l'uvetta e ricavare delle pagnottelle ovoidali.
2. Infornate per circa 6-7 minuti in forno ben caldo fino a che la superficie non risulti appena dorata. Spennellate i maritozzi con un po' di zucchero sciolto in acqua e rimetteteli nel forno ancora caldo ma spento. Quando lo zucchero avrà formato una leggera glassatura, i maritozzi saranno pronti per essere serviti una volta freddati.

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