Santa lei, santa la sua famiglia. Santa Teresina
di Lisieux nasce nel 1873 in una famiglia molto cattolica. Il padre è
orologiaio, la mamma è merlettaia e vivono bene ad Alencon, dove non manca
nulla e la vita è scandita dalle preghiere e l’amore per Gesù. Ma la mamma,
Zelia Guerin, muore quando Teresa è ancora una bambina. Il papà, Luigi Martin
(proclamato santo insieme alla moglie da Papa Francesco ad ottobre del 2015),
decide allora di trasferirsi a Lisieux, dove ci sono altri familiari che lo
possono aiutare a crescere le ragazze. Sull’esempio delle sorelle più grandi,
Teresa vuole entrare nel Carmelo. E’ troppo piccola e allora si aggrapperà alle
gambe di Papa Leone XIII, nel pellegrinaggio a Roma con la famiglia, per
chiedere la dispensa, l’autorizzazione a farsi suora di clausura anche se per
l’età non potrebbe. Entra in convento e la salute è sempre più cagionevole. Si
ammala di tubercolosi e muore nel 1897, a soli 24 anni. Lascia un libro
spirituale importantissimo: “Storia di un’anima”. Una sorta di raccolta di
pensieri che sono punto di riferimento ancora oggi per tante persone. Indica al
mondo anche una “piccola via” per arrivare al Signore. Non bisogna per forza
essere eroi della fede, è possibile fare un cammino partendo dalle proprie
piccolezze e imperfezioni. E grazie a questo è stata proclamata “dottore della
Chiesa”. Infine, lei, che è sempre vissuta tra quattro mura, prima nella sua
casa e poi nel Carmelo di Lisieux, è patrona delle missioni.
E’ sepolta nel convento che si trova al centro
della cittadina della Normandia, nel nord della Francia, insieme alle sue
sorelle suore, vissute nello stesso Carmelo.
Le carmelitane vivono una stretta clausura ma
allo stesso tempo condividono alcune preghiere e celebrazioni con i pellegrini
che vanno a visitare i luoghi di Santa Teresina. C’è poi una piccola rivendita
di libri, oggetti artigianali e dolci che aiuta a mantenere il convento.
Tutto parla di Santa Teresina a Lisieux, nella
cittadina al Nord della Francia, in Normandia. Il Carmelo, dove ha vissuto ed è
sepolta, è al centro della città. Luogo di pellegrinaggio ma anche di acquisti
per dare un aiuto alle suore. E’ qui che abbiamo assaggiato la ‘Scofa’, il dolce tipico per i pellegrini che si recano in visita al Carmelo e sui luoghi di Santa Teresina.
Carmel de Lisieux – Lisieux (Francia), Rue du
Carmel 37
Forse un po’ difficile da rifare ma ecco la
ricetta per chi si vuole cimentare.
Ricetta del Carmelo
Ingredienti
-
6
uova
-
125
grammi di farina di mandorle
-
200
grammi di burro
-
80
grammi di zucchero a velo + 1 cucchiaio per le decorazioni
-
320
grammi di zucchero semolato
-
70
grammi di farina
-
80
grammi di latte
Procedimento
1.
Preparare il caramello con 100 grammi di zucchero e un cucchiaio d’acqua.
Versarlo su un foglio di carta da forno e lasciarlo indurire.
2. Dividere i tuorli dagli albumi (di questi se ne utilizzeranno solo 5).
Mescolare la farina di mandorle, lo zucchero a velo la farina e il latte. A
parte montare i cinque albumi con 150 grammi di zucchero normale. Poi unire i
due impasti mescolando dal basso verso l’alto.
3. Inserire l’impasto in una sacca ‘a poche’ e disegnare su un foglio di carta
da forno delle strisce fino ad ottenere un rettangolo di circa 30x40 centimetri.
4. Infornare per 30-35 minuti a 140 gradi. Togliere dal forno e lasciare
raffreddare.
5. Preparare la crema spezzettando il caramello in un mixer. Sbattere i sei tuorli
con 20 grammi di zucchero. Far bollire i 50 grammi di zucchero che avanzano con
2 cucchiai d’acqua e poi versarlo sulle uova sbattute e mescolare per 5 minuti.
Aggiungere il burro e la polvere di caramello. Lasciare raffreddare.
6.
Tagliare il biscotto in due
parti uguali, mettere la crema su uno e coprirlo con l’altro. Lasciare in
frigorifero almeno tre ore. Prima di servirlo, pareggiare con una spatola la
crema ai bordi e spolverizzare con zucchero a velo.
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