LE MAREE E L'ISOLA DEL SALE


C'è una strada sul mare, in Francia, unica in Europa e forse nel mondo. È sulla costa atlantica e il suo ritmo e scandito dalle maree. Se l'acqua è bassa si passa, se è alta si aspetta. È il "Passage du Gois". Difficile descriverne la bellezza e la particolarità. Bisogna andarci, ed è quello che abbiamo fatto.
Arriviamo nel tardo pomeriggio a Beauvoir. Il sole, la strada, l’isolotto di Noirmoutier di fronte. Ma l’acqua sta salendo e velocemente la striscia d’asfalto scompare sotto le onde che si incrociano lasciando intravedere nella scia d’acqua il sentiero. Si gioca a camminare avanti il più possibile, a piedi. Con l'auto o il camper, come nel nostro caso, sarebbe pericoloso. Si va fin dove l’asfalto ancora si vede, nonostante i piedi siano completamente coperti. Ma poi stop, andare avanti è un rischio vero e la cosa singolare del Passage du Gois è che non ci sono passaggi a livello né controlli. Ognuno in coscienza sua sa quando può percorrerla o no. D’altronde a un paio di chilometri c’è il più moderno e sicuro ponte che collega l’isolotto a tutte le ore.
Il giorno dopo ci riproviamo dall’isola e ora le acque si sono aperte lasciando lo spazio ad una battigia ricchissima. In tanti con gli stivaloni di gomma alti fino alle cosce sono alla ricerca di vongole, cozze, e soprattutto delle ostriche, il frutto più prezioso di quest’angolo di Vandea. Insieme al sale, l’oro bianco, il famoso “fleur  de sel”, salato anche nei prezzi, ma ricercatissimo dagli chef di tutto il mondo.

Ed è legata al sale la storia di quest’isola fondata dai monaci colombaniani. Fu quel monastero, fondato da San Filiberto (616-685), che qui festeggiano il 20 agosto, a dare il nome all’isola: Hermoutier (Herimonasterium) fu trasformato più tardi in Noirmoutier. Sono proprio quei monaci che un millennio e mezzo fa hanno dato il via all’attività delle saline, risorsa preziosa più dell’oro, considerato che era l’unico modo all’epoca per conservare il cibo.

Il fleur de sel si trova un po’ dappertutto; noi lo abbiamo comprato assieme ai salicorni, un’erbetta selvaggia in barattoli sotto aceto, nel chioschetto di Beauvoir proprio prima dell’imbocco della stradina delle maree.

Chiosco del sale – Beauvoir (Francia), Passage du Gois

Ed ecco una ricetta di biscotti al ‘fleur de sel’.

Ricetta souvenir

Ingredienti

-      250 gr di farina 00
-      125 gr di burro
-      125 gr di zucchero
-      mezza bacca di vaniglia
-      1 uovo
-      mezzo cucchiaino di fleur de sel

Preparazione

1.   Mettere in una ciotola la farina setacciata, lo zucchero, i semi della bacca di vaniglia ed il fleur de sel. Mescolare.
2.   Aggiungere poi il burro freddo tagliato a dadini e mescolare ancora.
3.   Aggiungere l'uovo, amalgamare l’impasto fino a formare una palla. Avvolgerla nella pellicola e lasciarla riposare in frigorifero per almeno un'ora.
4.   Stendere poi la pasta di uno spessore di circa 3 millimetri e ritagliare i biscotti. Metterli nel forno preriscaldato a 160 gradi per circa un quarto d’ora.


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