UN PATRONO PER IL CAFFE'?

Un santo vissuto nel Medioevo e poco conosciuto: San Drogo. Nato il 14 marzo 1105 nel nord della Francia, a Epinoy, al confine con le Fiandre, perse il padre prima della nascita e la madre al momento in cui lo partoriva. Forse erano nobili e il bambino crebbe con i parenti che si presero cura di lui. A dieci anni venne a saper delle circostanze della morte della madre e, sentendosi in colpa, chiese perdono a Dio e decise di dedicare la sua vita alla preghiera e ai poveri. Poi si trasferì a Sebourg dove trovò lavoro come pastore. Compì diversi pellegrinaggi a Roma e visse in semplicità e santità. Morì il 16 aprile nel 1186, giorno in cui è ricordato dalla Chiesa.

San Drogo è considerato il patrono del caffè e dei baristi. E' un Almanacco belga del 1860 a riportare questa informazione. Ma il riferimento sembrerebbe leggendario tanto più che il caffè è una bevanda recente rispetto agli anni in cui visse il santo francese. La tradizione lo assocerebbe a questa bevanda perché nella sua vita di preghiera e penitenze non prendeva bevande se non dell’acqua calda. Secondo una associazione ancora più rocambolesca, siccome il caffè non perde le sue proprietà una volta messo sul fuoco sarebbe come San Drogo che uscì indenne dall'incendio che colpì una volta la chiesa di Sebourg. E’ più facile pensare che il boom delle caffetterie nei secoli scorsi abbia spinto alla ricerca di una figura religiosa per avere un patrono e la scelta cadde su questo santo forse senza nessuna reale ragione.

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