L'OMELETTE DEL PELLEGRINO



Uno dei posti più belli e suggestivi del mondo è Mont-Saint-Michel, in Normandia, nel Nord della Francia. L’isolotto ‘baciato’ dalle maree ha una storia legata all’Arcangelo Michele. La prima traccia dei cristiani sull’isola risale al IV secolo con un oratorio dedicato a Santo Stefano, il primo martire cristiano. Vegliavano sui luoghi alcuni eremiti. Poi, secondo la leggenda, l'Arcangelo Michele apparve nel 709 al vescovo di Avranches, sant'Auberto (festa il 10 settembre), chiedendo che gli fosse costruita una chiesa sulla roccia. Il vescovo ignorò per


due volte la richiesta finché San Michele non gli bruciò il cranio con un foro rotondo provocato dal tocco del suo dito, lasciandolo comunque in vita. Il cranio di Sant'Auberto con il foro è conservato nella cattedrale di Avranches. La chiesa fu dunque realizzata. Successivamente l’isolotto fu abitato da diversi gruppi di religiosi, fino all’arrivo dei Benedettini, intorno all’anno Mille, che edificarono l’abbazia. Il Papa in quel periodo era Giovanni XIII e i primi monaci provenivano da Saint Wandrille (abbiamo già scritto di loro in questo blog nel post: UNA 'BRASSERIE' A SAINT WANDRILLE).

Ma a Mont-Saint-Michel è legata anche una figura che ancora si ricorda, dal ristorante ai biscotti, e soprattutto alla sua omelette speciale: quella della “Mère Poulard”.
(FotoGer)


Anne Boutiaut, questo il suo vero nome è stata una cuoca francese vissuta tra il 1851 e il 1931. Trascorse l’infanzia a Nevers, e poi trovò lavoro al servizio della famiglia di Edouard Corroyer. Questi decise di trasferirsi a Mont-Saint-Michel, dopo avere ottenuto dal governo la commessa per il restauro dell’abbazia. Annette, poco tempo dopo essere arrivata nell’isola della Normandia, conosce il fornaio del borgo, Victor Poulard. Si sposano e aprono un piccolo ostello, "La Tête d'Or", nello stabile dove oggi si trova l’ufficio postale. Non c’erano certamente le folle di turisti di oggi, ma in ogni caso arrivavano al sito pellegrini, archeologi, e artisti. Gli arrivi erano scanditi dalle maree e quindi capitava alla loro trattoria gente affamata, soprattutto i pellegrini che arrivavano a piedi, a tutte le ore. Fu così che Mère Poulard pensò ad un piatto da fare velocemente, una sostanziosa frittata, mentre si preparava il piatto principale, solitamente a base di carne di pecora. Da lì la tradizione delle omelette gigantesche cucinate sul fuoco vivo, che si ripete ancora oggi nel ristorante del Monte della Mère Poulard. Le ‘frittate’ sono gigantesche, soffici ma anche molto costose.

La Mère Poulard - Le Mont-Saint-Michel (Francia), Grande Rue


A chi gli chiedeva la ricetta, la cuoca francese rispondeva che non faceva altro che sbattere le uova a lungo e cuocerle su una padella unta di burro e a fuoco vivo.


Ricetta del pellegrino


Ingredienti

-      Uova (almeno 2 a persona)

-      Sale

-      Pepe

-      Burro

-      Creme fraiche (o panna)


Preparazione

1.   Sbattere i tuorli delle uova a lungo, salare e pepare. A parte sbattere gli albumi.

2.   Aggiungere ai tuorli un po’ di creme fraiche, e gli albumi montati a neve. Friggere la frittata nel burro. Servire con crema di formaggi, funghi o cosparsa di erbette aromatiche.

Commenti