I CARMELITANI E LE PATATE

Erano originarie dei Paesi del Centroamerica, come Perù, Bolivia, e Messico, dove venivano coltivate fin dai tempi della civiltà azteca e incaica. Sono le patate, che vennero scoperte dagli spagnoli di Pizarro, sulla Cordigliera Andina, a metà del Cinquecento. Le patate arrivarono in Italia nella seconda parte del XVI secolo, grazie ai padri Carmelitani Scalzi, i quali secondo un cronista dell’epoca insegnarono come dovevano essere coltivate e raccolte, consigliando inoltre: “si mangino in fette, a guisa di tartufi e di funghi, fritte ed impanate, o nel tegame con agresto…”. Molti infatti, sbagliando, mangiavano non i tuberi ma le foglie e i frutti velenosi, con conseguenti intossicazioni.


Ed ecco una mia ricetta con il ‘dono’ dei Carmelitani.
Ricetta facile
Ingredienti
-      Patate
-      Burro
-      Sale
-      Noce moscata
-      Carne macinata
-      Formaggio filante
-      Parmigiano

-      Latte
-      Uovo
-      Pangrattato

Preparazione
1.   Fare lessare le patate.
2.   Cuocere la carne macinata in un po’ di burro, aggiungere il sale e la noce moscata.
3.   Schiacciare le patate, e amalgamarle con il burro, il latte, il parmigiano. Aggiungere un uovo. Condire con sale e noce moscata.
4.   In una teglia mettere un po’ di burro e una spolverata di pangrattato, poi uno strato di purea di patate, quindi la carne macinata. Ricoprire con fette di formaggio filante. Poi ancora uno strato di patate, una spolverata di pangrattato e qualche fiocco di burro.
5.   Infornare a 180 gradi per dieci minuti.

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