LA SPERANZA

In questi giorni in cui il terremoto sta squassando l’Italia centrale, aver potuto visitare il Friuli Venezia Giulia, per la manifestazione “Lev a Pordenone”, è stato provvidenziale. Un segno di speranza che si può ricostruire, si può ricominciare. Oggi quella regione, dopo il sisma di quaranta anni fa è più sicura, più forte e anche più bella di prima.




E tra le cose da apprezzare del Friuli Venezia Giulia ci sono senz’altro il vino e la sua gastronomia. Tra i piatti da assaggiare uno semplice ma ‘super’, il Frico. Già nella metà del Quattrocento, il cuoco del Patriarca Ludovico Trevisan (cardinale vissuto nel 1400), Maestro Martino, preparava un “caso in patellecte”, un formaggio in padelletta, precisando che “si vol magnare dopo pasto et caldo caldo”, che è di fatto un antenato del Frico.

Lo abbiamo assaggiato, ed era buonissimo, a Pordenone, a due passi dalla splendida piazza San Marco, in un ristorante molto caratteristico che offre piatti notevoli. Da provare.

La vecia osteria del Moro – Pordenone, via Castello 2

Ricetta friulana

Ingredienti

-      Montasio
-      Patate
-      Cipolla
-      Olio
-      Sale
-      Pepe

Procedimento

1.   Soffriggere un po’ di cipolla in una padella.
2.   Tagliare a cubetti sia il formaggio che le patate (più o meno deve essere la stessa quantità.
3.   Aggiungere alla cipolla le patate, far cuocere, poi aggiungere il formaggio e far cuocere a fuco lento. Aggiustare di sale e pepe.
4.   Una volta che la pasta si è completamente amalgamata fare una specie di frittata e passarla in una padella antiaderente finché non avrà fatto la crosta.
5.   Servire con polenta bianca o insalata.

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