PAPA PIO V E LO CHEF


Un Papa sobrio, che fece tremare la Curia cacciando chi viveva negli agi e negli sprechi. E’ San Pio V, di cui si celebra oggi la festa. Antonio Ghislieri (1504 -1572), è il Papa della Controriforma, della battaglia di Lepanto, del catechismo, del breviario riformato e del messale romano. Il 7 gennaio 1566  fu eletto Papa e la sua ascesa al soglio di Pietro portò serietà e inflessibilità, con tagli drastici alla Corte pontificia. Una vera e propria "spending review". Tanto per cominciare niente festeggiamenti e sontuosi banchetti per solennizzare l’elezione pontificia: il pranzo ci fu, ma non esagerato, e il Papa domenicano lo consumò come se fosse in convento. E negli anni successivi abolì del tutto le celebrazioni dell’anniversario devolvendo i soldi per il banchetto, 1000 scudi, ai poveri.
Vita difficile, dunque, per il suo cuoco “segreto”, privato, che fu in ogni caso il più importante chef di quel secolo: Bartolomeo Scappi. Sarà stata forse l’eccessiva sobrietà della tavola del Papa, a spingerlo ad occuparsi di altro. Scappi scrisse un libro di ricette che resta una delle più importanti opere sulla cucina dell’epoca. E per presentarsi nella sua “Opera” si definisce “cuoco segreto di Papa Pio V”, quel pontefice così morigerato che forse non ha mai apprezzato a pieno la cucina del suo chef.

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